Tecniche di neurofisiopatologia

Codice 11757

Referente del corso: Lucio Marinelli

Il Tecnico di neurofisiopatologia (TNFP) è il professionista sanitario iscritto all’albo o all’elenco speciale ad esaurimento presso l’Ordine territorialmente competente, che svolge l’attività di pubblico interesse descritta nello specifico profilo professionale (e negli ordinamenti didattici dei corsi di laurea) e incentrata sullo studio delle patologie del sistema nervoso centrale e periferico, sia a scopi diagnostico-clinici che di ricerca, per mezzo di tecniche e metodiche diagnostiche che registrano, monitorano e analizzano la funzionalità cerebrale allo scopo di promuovere il trattamento terapeutico tempestivo ed efficace per le condizioni patologiche studiate. 

La laurea in Tecniche di neurofisiopatologia è abilitante alla professione sanitaria di Tecnico di neurofisiopatologia e dura 3 anni.

Obiettivi formativi e ambiti occupazionali

Il laureato in Tecniche di Neurofisiopatologia opera autonomamente nella scelta dei metodi e delle tecniche da utilizzare per la propria attività ed è, pertanto, responsabile della loro applicazione, della valutazione e delle interpretazioni sulle quali, su richiesta, può redigere un rapporto di tipo tecnico. Gli obiettivi formativi del Corso di Laurea declinano direttamente il profilo professionale, le metodiche diagnostiche e gli ambiti di intervento, nell’ambito anche di una équipe multidisciplinare, della professione del Tecnico di Neurofisiopatologia e riguardanti in particolare la registrazione, il monitoraggio e l’analisi di: 

  • attività elettriche derivanti dal cervello, dal midollo spinale, dai nervi cranici e periferici: Elettroencefalografia (EEG) e Potenziali Evocati (PE), Elettroneurografia ed Elettromiografia (ENG ed EMG);

  • informazioni morfologiche ed emodinamiche dei vasi epiaortici e del distretto cerebrale intracranico e morfologiche muscolari e nervose per mezzo di metodiche ad ultrasuoni;

  • segnali biologici di origine extracerebrale come nel caso della poligrafia applicata nella diagnostica dei disturbi del sonno o nello studio per mezzo di Tests Neuro-vegetativi (monitoraggio in continuo di frequenza cardiaca, pressione arteriosa, respirazione, digestione);

  • stimolazione transcranica non invasiva, magnetica ed elettrica, del tessuto cerebrale a scopo diagnostico (fisiopatologia delle vie motorie del Sistema Nervoso Centrale (SNC) e Periferico (SNP) o terapeutico in ambito neuropsichiatrico.

Nell’ambito clinico-assistenziale: il Tecnico di Neurofisiopatologia utilizza dispositivi biomedicali specifici ad elevata tecnologia ed applica le metodiche più idonee per la registrazione dei fenomeni bioelettrici di origine cerebrale, in tutte le fasi dello sviluppo della vita: dalla neonatologia all’età evolutiva fino all’età adulta e all’anziano. L’attività diagnostica viene espletata prevalentemente nelle Unità di Neurofisiopatologia e di Neurologia in regime ambulatoriale o sul paziente ricoverato di degenza (bedside examination) cosi come in contesti e settings operativi delicati; quali delle Unità di terapia intensiva e rianimazione, della sala operatoria (Monitoraggio Neurofisiologico Intraoperatorio), dei Pronto Soccorso e dei Long Term Monitorings in Centri specializzati quali quelli per la diagnosi e della terapia delle epilessie o dei Centri di Medicina del sonno in cui la presa in carico della persona assistita può avvenire su più giorni continuativi. 

Essendo in grado di gestire le complesse operazioni che stanno alla base dell’esame neurofisiologico, mette in atto tutti i comportamenti necessari all’ottimizzazione delle procedure di monitoraggio dei segnali bioelettrici, con particolare attenzione al contesto e alla qualità degli strumenti utilizzati, quindi:

- Gestisce l’ambiente di registrazione;

- Applica strategie di riduzione delle interferenze ambientali;

- Effettua la manutenzione dei dispositivi usati per il prelievo del segnale;

- Verifica le soluzioni per migliorare il rilevamento dei segnali bioelettrici;

- Verifica la qualità e l’efficienza degli strumenti pianificandone i controlli di qualità e di sicurezza;

- Pianifica le fasi del processo di acquisizione del segnale analogico-digitale;

- Imposta e valuta i parametri di acquisizione ed eventualmente li modifica in corso d’opera;

- Valuta la qualità e la quantità dei fenomeni biologici e bioelettrici,

- Gestisce le registrazioni tramite sistemi audio-video sincronizzato al segnale bioelettrico per gli inquadramenti diagnostici;

- Rileva le informazioni sullo stato di malattia dell’assistito;

- Applica il protocollo assistenziale;

- Rileva segni e sintomi del paziente al momento della registrazione;

- Supporta il paziente prima, durante e dopo l’erogazione della prestazione;

- Attua le manovre di stimolazione-attivazione gestendone le eventuali complicazioni;

- Collabora allo sviluppo dei piani integrati di assistenza con le altre figure professionali nell’ambito di percorsi diagnostico-terapeutici. 

ll Tecnico di neurofisiopatologia svolge la propria attività prevalentemente nelle unità di neurofisiopatologia e di neurologia in regime ambulatoriale o di degenza, in contesti operativi di emergenza-urgenza, nelle unità di terapia intensiva e nel contesto di monitoraggi neurofisiologici prolungati intraoperatori in ambito neurochirurgico.

Il Tecnico di neurofisiopatologia svolge la professione in strutture sanitarie o di ricerca, in rapporto di dipendenza o libero professionale, in collaborazione con altri professionisti sanitari. Opera anche in imprese industriali e commerciali di apparecchiature elettromedicali inerenti la diagnostica neurofisiologica o che offrono attività di service inerente la diagnostica neurofisiologica.

Maggiori informazioni sul sito di Ateneo

Ultimo aggiornamento 16 Maggio 2024